Castelfranco Veneto (Treviso)

“La categoria dei Giudici di Gara è simile ad un’orchestra impegnata in un concerto dove ogni componente deve operare in sintonia e con grande responsabilità”. A rilevarlo è stato domenica 27 gennaio Sandro Checchin, presidente della Commissione Regionale Giudici di Gara del Veneto (C.R.G.G.) durante il 47° Convegno Tecnico Regionale svoltosi nella Sala Giorgione dell’Hotel Fior, a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso. E’ stato un appuntamento importante durante il quale sono stati affrontati temi interessanti che stanno caratterizzando il ciclismo di oggi ma anche in previsione di quello futuro che è legato alle nuove tecnologie, all’uso di sofisticati materiali ma che deve essere sempre impostato sul rispetto delle regole e degli avversari e nei quali i giudici di gara svolgono un ruolo rilevante.

  All’incontro, preparato alla vigilia dell’apertura della nuova stagione agonistica su strada, sono intervenuti, tra gli altri, il consigliere federale, Gianpaolo Fantoni e in rappresentanza della Commissione Nazionale Giudici di Gara, Michela Vidori e Serenella Montis; quindi il presidente, il vice presidente vicario ed il consigliere della Fededereciclismo del Veneto, Igino Michieletto, Ivano Corbanese e Vittorino Gasparetto e i rappresentanti delle varie Commissioni e dei sette Comitati Provinciali della regione.

  Ad inaugurare la serie di interventi è stato Fantoni che, nel portare il saluto del presidente Renato Di Rocco, ha evidenziato il considerevole ruolo svolto, sotto tutti gli aspetti, da i Commissari di Gara che operano a 360 gradi nelle numerose discipline appartenenti alla Federazione Ciclistica Italiana e delle quali devono conoscere tutti i vari regolamenti.

  L’insostituibile servizio svolto da i giudici di gara, che consente al movimento di competere con ordine e rispetto delle regole e delle persone, è stato sottolineato da Michieletto che ha ricordato: “Siete arbitri di un’attività dal forte spirito agonistico che coinvolge insieme agli attori principali cioè gli atleti, tutto il contorno formato da direttori sportivi, dirigenti e tante volte i genitori”. “Più cresce l’agonismo – ha precisato – e più vi è la necessità di un rigoroso rispetto delle regole anche quelle più semplici e solo in questo modo l’ambiente comprende che stiamo svolgendo un’attività seria che richiede da parte di tutti comportamenti conseguenti”. “Lo dico con franchezza – ha proseguito – stiamo iniziando una nuova stagione e credo che si renda opportuna un’attenzione particolare per la categoria juniores sia nell’applicazione rigorosa dei regolamenti sia da i vostri contatti con gli atleti e specialmente con i direttori sportivi dobbiamo tutti operare per contribuire ad un clima più sereno e tranquillo”. “Usare la riunione tecnica per dare anche messaggi educativi tranquillizzanti, fare qualche osservazione riservata quando si notano comportamenti non rispettosi – ha precisato Michieletto – . Deve passare il messaggio che nelle gare in Veneto vogliamo educazione, rispetto e ordine e se posso aggiungere anche disciplina”. “Grazie a tutti voi giudici in attività, nuovi arrivati e a chi termina il servizio un abbraccio forte – ha concluso il presidente della Fci del Veneto – il ciclismo veneto vi è riconoscente. Da vecchio romantico desidero porgere un saluto e un grazie affettuoso a tutte le donne della categoria. Veramente quando seguo le gare apprezzo il loro stile e la gentilezza uniti ad un’altrettanto pregevole professionalità”.

  Il primo tema che è stato affrontato dal 47° Convegno Regionale della categoria è stato quello relativo al “Photofinish e il Giudice d’Arrivo” dove Riccardo Scanferla, professionista e operatore del settore, ha evidenziato, tra l’altro, “il fattore umano e la tecnologia al servizio del ciclismo”.

  E’ toccato poi a Giuseppe Canazza, componente la Commissione Regionale del Veneto insieme a Chiara Compagnin e a Mario Bortolini, affrontare il tema su “Il nuovo Regolamento Operativo dei Giudici di Gara” che ha tenuto a precisare: “Come in ogni luogo e circostanza bisogna essere esempi di rettitudine e moralità astenendosi dall’adottare comportamenti che possano risultare in qualsiasi modo lesivi dell’immagine del ciclismo e della Federazione”.

  Sono seguiti gli interventi dei commissari di gara Francesco Dalla Balla (affiliazioni multiple, cambiamenti nei rifornimenti che potrebbero incidere sulle sanzioni e freni a disco) e Francesco Buso (Downhill, Settore Giovanile e Amatoriale e Paracicismo e materiali in uso) durante i quali sono state analizzato le novità sulle norme attuative del 2019.

  Subito dopo hanno preso la parola Serenella Montis e Michela Vidori in rappresentanza della Commissione Nazionale Giudici di Gara. “E’ da due mesi e mezzo che sono componente della Commissione – ha aggiunto la rappresentante della Sardegna – e sono molto fiera di fare parte di una grande famiglia”. “E’ stato un anno particolarmente impegnativo – ha osservato Vidori dopo aver portato il saluto del presidente Antonio Pagliara – opero in una famiglia della quale sono stata sempre onorata ed orgogliosa di appartenere e tutti i suoi comportamenti devono essere esempi per la categoria”. Il commissario di gara trevigiano ha quindi parlato delle selezione per accedere ai corsi, della nuova divisa e ha sottolineato, tra l’altro, che: “Le realtà che compongono il ciclismo devono imparare a comunicare tra loro senza mai dimenticare che la sicurezza dei ciclisti deve essere alla base di tutto”.

  E’ toccato poi a Sandro Checchin esporre la relazione del 2018 durante la quale si è soffermato in particolare su i dati relativi alle ammende dove si è registrato in assoluto un aumento determinato dalle nuove sanzioni previste dal

Prospetto Unico delle Infrazioni e Sanzioni (PUIS) relativo alla categoria juniores per l’eccesso di agonismo. “E’ stata una categoria ‘monitorata’ nel 2018 – ha osservato il presidente – e quest’anno lo sarà ancora di più. Quello che è singolare è che in questa categoria sembra che non ci sia l’accettazione di possibili incidenti: qualsiasi cosa succeda, l’ambiente dei direttori sportivi si sente autorizzato a riportare in gruppo i corridori con qualsiasi mezzo. In nome della sfortuna non è ammissibile e nemmeno possibile attaccare il corridore alla macchina e portarlo dentro come se fosse un diritto o la cosa più naturale e se per caso il giudice di gara interviene riceve la solita razione di improperi”. “Mi dispiace dirlo – ha continuato – ma quando questo pessimo esempio è dato da chi dovrebbe educare i ragazzi alle regole allora la cosa diventa preoccupante. Quest’anno in più occasioni è capitato che alcuni colleghi siano stati presi particolarmente di mira con atteggiamenti esageratamente aggressivi, continuati e ripetuti anche nei periodi successivi alle gare e non saranno più tollerate simili situazioni. Nessuno è al di sopra dei regolamenti, nemmeno i giudici di gara, ma le offese ricevute, perché si è semplicemente intervenuti su azioni irregolari conclamate, non sono più accettabili”. Checchin ha quindi analizzato la tabella relativa alle Composizioni di Giuria; ai Giudici di Gara per le Attività Promozionali (Gap) e alla misurazione dei rapporti.

  La manifestazione è proseguita con le premiazioni dei giudici di gara con gli attestati di merito a quelli in attività con anzianità di tesseramento pari ai 10, 15, 20, 25, 30, 35, 40, 45 e 50 anni.

  Per l’occasione sono stati consegnati i distintivi d’oro a Mario Da Lio, Antonio Pegoraro, Dialma Schraulek e Giuseppe Ivo Vettori. I premi regionali, invece, sono andati a Federico Baldan, Diego Fantin, Francesca Masiero e ad Alessio Turco. Il Memorial dedicato allo storico segretario della CRGG del Veneto, Giovanni Rizzo, è stato dato a Giuliano Sanson.

  Il 47° Convegno Tecnico Regionale si è quindi concluso con la consegna della borsa di studio alla Memoria di Michele Reghin al corridore della categoria allievi, Davide De Cassan, portacolori della Bruno Gaiga C.A.M.P.I. per l’ottimo rendimento sia scolastico che sportivo. L’iniziativa, giunta al 26° edizione, è stata promossa dal “Gruppo Amici di Michele” e dalla famiglia dello stesso giudice di gara a cui stava particolarmente a cuore l’attività scolastica e sportiva dei giovani corridori. A consegnare la Borsa di Studio è stata la signora Teresa moglie del compianto commissario di gara, Michele Reghin.

  Il corridore è stato accompagnato dalla famiglia con in testa i genitori Serena e Marco, dal presidente della sua società, Giuseppe Maccachero (ex consigliere regionale e componente la Struttura Tecnica) e da i direttori sportivi, Roberto Viviani e Renzo Bellè. A rappresentare la sua città, Cavaion Veronese, il sindaco Sabrina Tramonte.

  Davide De Cassan, che è pronto a mettersi in gioco nella nuova categoria e ha una grande passione per il rock, è nato a Riva del Garda (Trento) il 4 gennaio del 2002 e risiede in provincia di Verona. Nel 2018, al secondo anno da allievo, ha totalizzato quattro vittorie su strada e ha conquistato il titolo italiano su pista dell’inseguimento a squadre. Quest’anno correrà per Ausonia Csi Pescantina. L’atleta, che ha un ottimo profitto scolastico, frequenta l’Istituto Statale Istruzione Superiore “L. Calabrese-P. Levi” (Liceo Scientifico) di San Pietro in Cariano (Verona) con una media dell’8,2.

  A condurre la manifestazione è stato il giornalista Mario Guerretta.

Francesco Coppola

Le foto sono state realizzate da Andrea Fin e Francesco Coppola