Al fine di garantire la salute degli atleti ed evitare la diffusione dell’infezione da Covid-19, la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) ha recentemente pubblicato i protocolli da seguire al fine di ottenere la certificazione di idoneità per la ripresa all’attività sportiva per atleti agonisti non professionisti che sono stati affetti dal virus o venuti in contatti con soggetti positivi al Corona Virus.

Al fine di poter correttamente procedere con il rilascio del certificato medico di idoneità sportiva, in sede di visita medica tutti gli atleti dovranno sottoscrivere una specifica certificazione  che accompagna le menzionate Linee guida FMSI (“Allegato A”): questo consta in una dichiarazione da parte dell’atleta di essere stato informato da parte del proprio Medico Specialista in Medicina dello Sport in merito alle conseguenze da infezione da Covid-19 e nell’impegno a comunicare allo stesso (oltre che al proprio medico o pediatra di riferimento) l’eventuale positività al Virus o il sopravvento della sintomatologia ad esso riferibile.

Nel concreto, qualora l’infezione da Covid-19 fosse accertata (o si fossero manifestati dei sintomi quali temperatura corporea > 37,5°, tosse, astenia, dispnea, diarrea, anosmia, ageusia e simili) e il certificato medico in possesso dell’atleta risulti ancora in corso di validità, ad avvenuta guarigione dovranno essere effettuati dei nuovi controlli e dovrà essere rilasciato da parte del Medico Specialista in Medicina dello Sport il modulo denominato “Allegato 2”, attestante il riscontro positivo al Covid-19 e/o l’aver accusato (o meno) di sintomatologie ad esso riferite.

Dell’infezione e/o sintomatologie sopra esposte dovrà essere informato anche il proprio medico di base o pediatra di libera scelta.

Per procedere dunque con la riabilitazione all’idoneità sportiva, il Medico Specialista in Medicina dello Sport dovrà procedere con una classificazione dell’atleta come segue:

A1) atleta appartenente allo stadio clinico di “Infezione asintomatica o presintomatica” o “Malattia lieve”, senza ricorso a ricovero ospedaliero e/o terapia antibiotica, cortisonica o eparinica. Sarà necessario integrare la visita medica e gli esami previsti dalla normativa per la certificazione alla pratica sportiva con i seguenti approfondimenti diagnostici:

  1. Test ergometrico incrementale massimale e valutazione della saturazione di ossigeno a riposo, durante e dopo il test;
  2. Ecocardiogramma color doppler;
  3. Esame spirometrico;

A2) atleta appartenente allo stadio clinico di “Malattia moderata” o che sia ricorso a ricovero ospedaliero e/o terapie antibiotiche, cortisoniche o epariniche. Oltre alla documentazione già richiesta in situazione ordinaria sarà necessario procedere con i seguenti approfondimenti diagnostici:

  1. Test ergometrico incrementale massimale e valutazione della saturazione di ossigeno a riposo, durante e dopo il test;
  2. Ecocardiogramma color doppler;
  3. ECG Holter per 24h inclusivo di una seduta di allenamento o di sforzo;
  4. Esame spirometrico;
  5. Esami ematochimici;

A3) atleta appartenente allo stadio clinico di “Malattia severa” e “Malattia critica”, secondo la classificazione NIH del Ministero della Salute. Anche in questo caso, oltre alla documentazione ordinariamente richiesta, sarà necessario procedere con i seguenti approfondimenti diagnostici:

  1. Valutazione cardiopolmonare integrata durante test ergometrico incrementale massimale;
  2. Ecocardiogramma color doppler;
  3. ECG Holter per 24h inclusivo di una seduta di allenamento o di sforzo;
  4. Esame spirometrico;
  5. Esami ematochimici.

Inoltre, il medico certificatore potrà avvalersi della facoltà di effettuate ulteriori esami, qualora si rendesse condizione necessaria.

A prescindere dalla classificazione, la certificazione alla riabilitazione sportiva agonistica e gli accertamenti non potranno essere svolti prima dei 30 giorni dall’avvenuta guarigione (come da normativa vigente), salvo nei casi in cui l’atleta dilettante necessiti di ridurre i tempi per motivi agonistici di livello nazionale o internazionale: in tal caso potrà adottare il protocollo valido per gli atleti professionisti.

All’esito positivo dei controlli il medico certificatore dovrà rilasciare il “Certificato di idoneità alla pratica dello sport agonistico” (primo rilascio/rinnovo periodico), mentre in caso di sopraggiunta infezione da Covid-19 con certificato in corso di validità sarà rilasciata dallo stesso il modulo “Allegato 3”, denominato “Attestazione Return to Play” : sarà questa invece una certificazione del proprio Medico Specialista in Medicina dello Sport, ove viene attestata l’idoneità alla ripresa della pratica sportiva agonistica a seguito del superamento degli esami di accertamento richiesti e necessari.

Infine, per gli atleti negativi o asintomatici (non testati) si dovranno effettuare gli accertamenti sanitari previsti dalla normativa ai fini dell’eventuale riconoscimento dell’idoneità, nonché ulteriori esami specialistici e strumentali richiesti dal medico valutatore su motivato sospetto clinico.

Protocollo FMSI

Dott. Enrico Savio

Referente fiscale FCI CR Veneto