Venezia

“Storia, cultura, arte, territorio, spettacolo sportivo e difficoltà tecniche”. Saranno le caratteristiche che contraddistingueranno le tappe della 104^ edizione del Giro d’Italia quando arriverà nel Veneto e interesserà le città di Verona, Cittadella (Padova) e Cortina d’Ampezzo (Belluno). A rilevarlo sono stati questa mattina, in una videoconferenza, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il Direttore del Giro, Mauro Vegni, alla presenza dei Sindaci Federico Sboarina (Verona), Luca Pierobon (Cittadella) e Gianpietro Ghedina (Cortina) organizzata per presentare le tappe che interesseranno la regione.

  Il Giro d’Italia entrerà nel Veneto venerdì 21 maggio, con la tredicesima tappa stabilita da Ravenna a Verona e dedicata a Dante Alighieri (sepolto nella città emiliano-romagnola e per alcuni anni del suo esilio vissuto nel capoluogo scaligero) nel settecentesimo anniversario della morte. Salvo sorprese dovrebbe essere la classica tappa adatta ai velocisti con un finale spettacolare lungo le strade della città di Giulietta e Romeo.

  Il giorno dopo, sabato 22 maggio, la padovana Cittadella ospiterà la partenza di una tappa che si preannuncia molto dura e che attraverserà il Veneto per 70 chilometri fino a Conegliano (Treviso), con arrivo in Friuli sul famigerato Monte Zoncolan, rinvigorendo la sua fama di “città ciclistica”, dopo aver ospitato i Campionati Italiani del 2020 e altre tappe della Corsa Rosa.

  Dopo il giorno di attesa lunedì 24 maggio, a chiusura della seconda settimana di corsa, ci sarà la Sacile (Pordenone)-Cortina d’Ampezzo (Belluno); il classico tappone dolomitico con le scalate del Passo Fedaia, ai piedi della Marmolada, del Passo Pordoi (Cima Coppi di quest’anno) e del Passo Giau da dove inizierà la picchiata verso il traguardo di Cortina.

  “Non c’è Veneto senza il Giro e non c’è il Giro senza il Veneto – ha tenuto a precisare Zaia – ma da oggi vien da dire che non c’è il Giro senza Mauro Vegni e non c’è Mauro Vegni senza il Giro, tali e tante sono le capacità organizzative, la collaboratività e la sensibilità territoriale del direttore. Lavorando con spirito di squadra abbiamo portato in Veneto anche quest’anno momenti di altissimo valore, sportivo sì, ma anche promozionale e d’immagine, con mezza Italia attaccata al televisore, tanti appassionati sulle strade, che sapranno rispettare tutte le regole di sicurezza anti Covid, decine e decine di Nazioni collegate”. “Uno spot meraviglioso – ha sottolineato il Presidente della Regione Veneto – nel quale però è tutto vero, niente è in alcun modo ritoccato, con pianure, colline, montagne, città storiche, ambienti naturali come straordinario anfiteatro di una delle fatiche sportive più massacranti”.

  Zaia ha poi rivolto le sue attenzioni alle future edizioni del Giro d’Italia assicurando che il Veneto “sarà protagonista anche dell’edizione 2022” e, rivolgendosi a Vegni, ha chiesto che: “L’anno prossimo torni in Veneto una cronometro importante” e che si possa pensare “a un nuovo suggestivo arrivo finale come fu quello all’Arena di Verona”. Mauro Vegni, dal canto suo, ha evidenziato la straordinaria passione dimostrata in tante occasione dei veneti nei confronti del Giro e del ciclismo.

Francesco Coppola

  Queste le tappe venete del Giro d’Italia 2021:

 Nel ricordo di Dante Alighieri, nel settecentesimo anniversario dalla morte, il 21 maggio è prevista la 13^ tappa da Ravenna, dove il Sommo Poeta è sepolto, a Verona, dove il poeta trascorse alcuni anni del suo esilio, e i riferimenti alla città, alla sua storia, ai suoi luoghi e tradizioni all’interno della Divina Commedia sono numerosi. E’ una tappa di pianura e si parte da Ravenna (vicino alla tomba del Poeta) per percorrere tutta la pianura fino a Verona. Si transita anche da Bagnolo Po, terra di Learco Guerra che 90 anni fa indossò la prima Maglia Rosa della storia.

  Sabato 22 maggio, la 14^ tappa con partenza da Cittadella. E’ il giorno del temuto Monte Zoncolan (Udine). Prima delle tappe di alta montagna del secondo fine settimana. Presenta solo la salita di Monte Rest lungo il percorso, ma il finale è durissimo. Si scala lo Zoncolan dal versante di Sutrio (l’unica volta che fu affrontato da quel versante risale al 2003 con la vittoria di Gilberto Simoni) che presenta negli ultimi 2 km pendenze che toccano il 25-27% prima di affrontare la dirittura d’arrivo.

  La 16^ tappa Sacile-Cortina d’Ampezzo, di lunedì 24 maggio, chiuderà la seconda settimana. È il tappone Dolomitico con il Passo Fedaia, il Passo Pordoi e il Passo di Giau prima del traguardo nella città che ospiterà nel 2026 le Olimpiadi Invernali. Con 212 km e 5700 metri di dislivello sarà la tappa più impegnativa dell’intero Giro. Poco dopo la partenza i corridori affronteranno il Cansiglio (attraverso il passo della Crosetta da Vittorio Veneto, nel trevigiano) per scendere su Belluno e dopo Agordo affrontare in sequenza i Passi Fedaia (la Marmolada che consegnò a Pantani la Maglia Rosa 1998-Montagna Pantani), Pordoi (cima Coppi) e Giau con la lunga e impegnativa discesa fino a Cortina d’Ampezzo.

Ai seguenti link sono scaricabili un video e altri materiali:

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