Cusinati di Rosà (Vicenza)

Dopo due anni di assenza, causati dal Covid, domenica 20 novembre nel Ristorante “La Casa dei Gelsi”, a Cusinati di Rosà, in provincia di Vicenza, è stato riproposto il Ritrovo delle Glorie del Ciclismo Triveneto giunto alla 46^ edizione. Una cerimonia molto bella e sentita alla quale hanno partecipato 230 invitati e tra loro anche i rappresentanti dell’Emilia-Romagna, della Lombardia e della Toscana. A portare il saluto di benvenuto è stato il presidente dell’Associazione Glorie del Ciclismo Triveneto (sodalizio nato nel 1974), Mario Beccia che ha precisato: “E’ una bellissima giornata e siamo in tanti e per questo ringrazio per l’affetto dimostrato a questa festa voluta da i vari presidenti che mi hanno preceduto. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla sua realizzazione e soprattutto a Simone Fraccaro perché lui è il promotore con la propria azienda GSG e per questo lo ringrazio per tutta la disponibilità e siccome da quest’anno siamo assieme alla presidenza sappiate che se c’è qualcosa di problematico rivolgetevi a lui se invece ci sono da fare i complimenti fateli a me”.

  “Ho il piacere di dare una mano a Mario Beccia perché ho visto, sin da quando correva, che ha una grande volontà – ha sottolineato Simone Fraccaro – . La mia caratteristica è sempre stata quella di gregario e per questo do una mano quando serve. Ma ci tengo a precisare che il promotore di tutto è Mario. Oggi non avevamo previsto un’affluenza così numerosa dopo gli effetti del Covid e, invece, abbiamo riscontrato che siamo di nuovo in tanti e questo ci regala tanta gioia”.

  Al tavolo d’onore presenti il giornalista e scrittore, Beppe Conti e per il Comune di Crocetta del Montello (Treviso), il sindaco Marianella Tormena e l’Assessore allo Sport, Simone Zanella.

  La manifestazione è stata inaugurata dalla cerimonia di consegna del Premio Fedeltà ad Arturo Sabbadin, classe 1939, vincitore del titolo italiano nel 1961 e grande collaboratore dell’Associazione Glorie del Ciclismo Triveneto. A consegnarlo sono stati gli stessi Beccia e Fraccaro affiancati dalle miss Gessica, Gioia e Regina.

  Subito dopo sul palco si sono susseguiti i vari campioni che hanno scritto alcune delle pagine più belle del ciclismo mondiale e hanno portato il tricolore sul tetto del mondo vincendo i Campionati Mondiali: Moreno Argentin (iridato nel 1986 a Colorado Springs), Alessandro Ballan (ultimo campione del mondo italiano a Varese nel 2008) e Giuseppe Saronni (a Goodwood nel 1982).

  “Io ero presente a queste tre edizioni dei mondiali – ha ricordato Beppe Conti – ed ognuna nasconde dei retroscena, delle storie, le alleanze e le amicizie. Sono state edizioni splendide e se partiamo da Saronni possiamo dire che la sua è stata la ‘fucilata di Goodwood’, un momento davvero splendido. Moreno Argentin a Colorado Springs volava ed era andato fortissimo. Mentre la stoccata di Ballan a Varese è stata qualcosa di molto bello. Essere un corridore come lui è bello. Ha vinto pochissimo Mondiali, Fiandre e sfiorato la Roubaix ed è stato grande”.

  Per l’occasione è stato premiato un altro ex corridore professionista classe 1953, Gianbattista Baronchelli, vincitore di 93 gare e medaglia d’argento ai Mondiali del 1980 a Sallanches. A lui è stato donato un quadro realizzato dal maestro Vico Calabrò.

  La manifestazione è proseguita con la consegna dei premi denominati “I corridori di ieri premiano le nuove promesse”. A riceverli sono stati l’Under 23, classe 2003 e di Valdobbiadene, vincitrice del Memorial Franco Basso, Chiara Reghini, della Breganze Wilier-Chiara Pierobon e che dal prossimo anno correrà per la Fassa Bortolo. E’ stata premiata insieme al suo direttore sportivo, Stefano Franco. “Sono stata molto contenta della vittoria ottenuta in casa – ha raccontato Reghini – però la stagione poteva andare un tantino meglio anche se ho cercato di mantenere la migliore condizione che potevo”.

  E’ toccato poi al corrispettivo maschile, Matteo Scalco, al secondo anno tra gli Junior, della Borgo Molino-Vigna Fiorita che ha collezionato sei vittorie, la convocazione per gli Europei, i Mondiali e che il prossimo anno parteciperà al Progetto Giovani della Bardiani. A salire sul palco anche il suo direttore sportivo, Carlo Merenti. “E’ stata una annata molto positiva cominciata a giugno – ha raccontato Scalco – il prossimo anno sarò alla Bardiani con il Progetto Giovani e quindi si riparte da zero con la speranza di fare bene anche qui”.

  Riconoscimenti sono stati consegnati alla storica compagine della provincia di Verona la FDB di Cologna Veneta per l’organizzazione delle formazioni fatte per i giovanissimi. Il riconoscimento di quest’anno è avvenuto perché è stata la prima a mettersi in gioco nel 2020 quando tutto era bloccato e non appena c’è stato uno spiraglio, nonostante l’applicazione di tutti i protocolli previsti, sono stati i primi a partire e a riportare i giovani a correre in sicurezza. A ricevere il riconoscimento è stato Antonio Fin e lo sponsor Luciano Dalla Bona che sono stati i primi a mettersi in gioco.

  E’ toccato poi a Chiarcosso, rappresentante dell’omonima azienda di Autotrasporti, presentare il Progetto Haiti che il prossimo anno organizzerà il 21 maggio una corsa dedicata ai bambini di strada del Paese Caraibico.

  La cerimonia si è conclusa con il momento letterario dedicato alla presentazione dei libri di Beppe Conti “Saronni Goodwood e le altre verità” e quelli di Baronchelli “Dodici secondi” e “Pedalando per il cielo”. Ettore Valotto, con la lettura del sonetto onirico baccanale, ha concluso il 46° Ritrovo delle Glorie del Ciclismo Triveneto.

Francesco Coppola