Bevilacqua (Verona)

“Ho tagliato il traguardo, ho vinto una bellissima gara quella dell’ultima tappa”. A rilevarlo è stato il mitico direttore di corsa internazionale Agostino Contin che dopo aver festeggiato i 75 anni non potrà, per disposizione della Federazione Ciclistica Italiana, più esercitare la mansione.

  “Tutte le cose belle hanno un inizio e una fine e anche per me che sono arrivato al capolinea, avendo compiuto i 75 anni – ha raccontato Contin – . Una bellissima mansione che mi ha dato moltissime soddisfazioni sia dal punto di vista umane che sportive. Per oltre 35 anni ho indossato la casacca con il distintivo di Direttore di Corsa, che  mi ha dato l’opportunità di confrontarmi con organizzatori, giudici di gara, atleti e sportivi ai bordi delle transenne. Veramente un ruolo bellissimo a cui devo molto. In questi tanti anni di gare ne ho dirette moltissime, da Caerano San Marco, a Sacile, a Negrar, a Roncolevà, a Lonigo, a Gambellara solo per citarne alcune, ma le più emozionanti e sincere sono state quelle legate alle categorie minori, cioè dai giovanissimi agli allievi. Sono state quelle che mi hanno spronato a fare sempre meglio e dalle quali ho appreso tantissimo”.

  “In particolare desidero ringraziare e ricordare, il Prof. Piergiorgio Sbardella, Giovanni Rizzo e il Comm. Raffaele Carlesso – ha proseguito –  e non per ultimo Sergio Bianchetto esperto della pista, ma bravo anche nelle gare su strada. Loro mi ricordavano sempre queste parole: ‘Contin adopera l’umiltà e non il protagonismo. Valori che porterai per sempre nel cuore ed essere sinceri’. In realtà ci sono stati anche dei piccoli screzi, ma succedevano perché dovevamo decidere all’atto pratico ed era allora che la visione era un po’ contraddittoria. Ma al termine della gara, una stretta di mano, oppure una pacca sulla spalla, si andava a prendere un caffè e finiva tutto”.

  “Giorni orsono, i miei figli Manolo e Samantha – ha raccontato Agostino Contin che è anche il promotore del Challenge Prestigio d’Oro Alè giunto alla 27^ edizione – hanno voluto festeggiare questa mia fine attività, con una graditissima sorpresa presso il Ristorante Castello di Bevilacqua, dove a fatto compiuto, sono entrato nel salone, avendo visto tante persone e amici, con il sottofondo musicale interpretato da Luciano Pavarotti del brano ‘Vincerò’. E’ stato veramente emozionante con qualche piccola lacrima che mi veniva giù orgogliosamente perché, ho rilevato nei ringraziamenti, se voi tutti siete qui, in particolare modo di domenica, vuol dire che ho lasciato un bel segno. Giornata nella quale il Presidente Regionale Veneto Sandro Checchin mi ha voluto omaggiare con una bellissima targa con dedica che porta anche la firma del Presidente Nazionale Cordiano Dagnoni”.

  “Anche Raffaele Carlesso, che ha voluto donarmi una medaglia e distintivo di oro, ha onorato la festa – ha continuato Contin – . Con loro Giuseppe Canazza della Commissione Giudici di Gara, il Commissario Arnaldo Marampon, Paolo Negretti e la signora Carla della Feltre Traslochi, Gianni Milani della Fort Motozappe, il primo sostenitore della Challenge Veneta, Jenny e Giorgio della Fiera del Riso, il Vice Sindaco di Bevilacqua, Maurizio Argento, Nicola Minali e signora, Nicola Chesini e signora, mamma Elena e papà Renato, genitori di Elia Viviani, Silvio Martinello, Virgilio Asileppi, Eugenio Baldin, Roberto Gallinetta, Roberto Ceresoli, il Prof. Giuseppe Degani, Renzo Puliero e signora. Dalla Spagna è arrivato appositamente Sergio Bianchetto con il figlio Filippo e quindi Marco Filippi, in rappresentanza della Alè Cycling e quindi Luciano Purgato che ha condotto la festa. Tramite video mi sono arrivati i saluti e i complimenti da parte di Elia Viviani, di Alessia Piccolo e di Renzo Marchi e li voglio ringraziare tutti per l’affetto e la vicinanza dimostrati”.

  “Ho già detto a tutti, che non mi fermo qui – ha concluso Contin – ho ancora molto da fare e aspettatemi che sto arrivando. Un caloroso abbraccio da l’appassionato Agostino che vuole tanto bene al ciclismo”.

Francesco Coppola